Un giovane su quattro in Italia pensa di cambiare lavoro nei prossimi sei mesi. A dirlo è il rapporto Grafton di Excellera Intelligence: una fotografia nitida di un mercato del lavoro dove l’insicurezza economica e contrattuale è il vero motore delle scelte, mentre motivazioni come valori aziendali, opportunità all’estero o desiderio di cambiare settore restano marginali. Dietro questo dato, che...
La bicicletta non è la soluzione. È uno strumento di un sistema più grande
Negli ultimi anni la bicicletta è diventata il simbolo più immediato della sostenibilità urbana. Semplice, accessibile, a impatto quasi nullo: pedalare sembra la risposta a molti dei mali delle nostre città. Ma è davvero così? La verità è che la bici non è la soluzione universale. È parte di un sistema più ampio, che deve essere progettato con realismo, equilibrio e rispetto per le persone. I...
Il gioco come atto serio: perché l’impresa deve tornare a giocare
C’è qualcosa di profondo, di quasi rivoluzionario, nell’osservare un bambino costruire con i mattoncini LEGO. Non segue un progetto preordinato, non chiede permessi, non teme l’errore. Sperimenta. Prova, sbaglia, ride. Impara. E costruisce mondi. E se fosse proprio questo il modello educativo che manca oggi al lavoro, all’impresa, alla società? Abbiamo smesso di giocare Nel passaggio...
Nel tempo delle solitudini: ripensare l’abitare per ricostruire legami
Entro il 2050, il 41% delle famiglie italiane sarà composto da una sola persona. Non è una suggestione narrativa: è la fotografia cruda scattata dall’ISTAT. Mentre la popolazione complessiva diminuirà di oltre 4 milioni, aumenteranno nuclei unipersonali, fragilità, solitudini. Ma il vero allarme non è solo demografico. È esistenziale. È il progressivo svuotamento relazionale che sta ridisegnando...
Case che restano. Comunità che crescono
Un diritto, non un lusso Una casa non è solo quattro mura: è un orizzonte in cui una persona decide di costruire il proprio futuro. È protezione, ma anche promessa: quella di poter crescere, lavorare, mettere radici. Eppure, in Italia, l’edilizia popolare continua a essere pensata e percepita come edilizia povera: spazi ristretti, materiali minimi, quartieri isolati. Una narrazione che ha fatto...
Dall’io al noi: l’orizzonte possibile di una società ecocentrica
Viviamo in un’epoca in cui il tempo sembra collassare sul presente. La logica dell’“adesso”, dell’effimero e dell’apparenza domina il nostro modo di produrre, comunicare e persino di pensare. La politica rincorre i sondaggi, l’economia insegue la rendita, le persone si sentono sempre più sole anche quando sono iperconnesse. Non è – però – solo un problema di modelli economici o...
Giovani e lavoro: scegliere da che parte stare
Quando parliamo di giovani e lavoro, rischiamo di cadere in due trappole. La prima è l’etichetta facile: i giovani sarebbero fragili, sfuggenti, incapaci di sacrificarsi. La seconda, speculare, è l’idolo generazionale: i giovani sarebbero migliori di noi, portatori di senso e futuro. La verità, come spesso accade, sta altrove: nelle persone, nei valori, nelle scelte. Il lavoro, oggi, è il terreno...
Dalla lezione di Milano a un modello per le città del futuro
Negli ultimi anni, Milano ha mostrato al Paese che una città può reinventarsi. Ha saputo attrarre investimenti globali, trasformare aree dismesse in quartieri vitali, connettere cultura, servizi e impresa in un racconto internazionale di successo. Eppure, in questa corsa si è affacciato un rischio: la perdita della dimensione umana. Non per mancanza di progettualità, ma per l’erosione di...
Oltre la crisi dell’edilizia: un nuovo abitare eco-centrico e condiviso
Viviamo in un’epoca segnata da paradossi evidenti. Da un lato cresce l’emergenza abitativa, con oltre 250.000 case che mancano all’appello e milioni di persone che faticano a trovare un alloggio accessibile e dignitoso. Dall’altro lato, il settore delle costruzioni, che dovrebbe essere la risposta concreta a questa domanda sociale ed economica, vive una crisi profonda: nel...
Città che respirano: il futuro dello sviluppo urbanistico tra multifunzionalità e benessere
Le città contemporanee hanno progressivamente smarrito la loro essenza di luoghi di vita condivisa, diventando troppo spesso spazi progettati per separare più che per unire. Abbiamo riempito il territorio di edifici monofunzionali e isolati che, terminato il loro orario d’uso, si svuotano e smettono di vivere. Così facendo abbiamo prodotto vuoti urbani, spazi senza anima né relazione, che...