Taglavoro

Il coraggio del non ancora

Ci sono momenti in cui nulla è definito. Né passato, né futuro. È la soglia: fragile, sospesa, dove ogni possibilità resta aperta. Sono i confini mobili che spaventano e affascinano, perché nulla è certo eppure tutto può nascere. Abitare il “non ancora” non è debolezza: è la competenza più radicale che l’homo eco-centrico possiede. Significa accettare la fragilità dell’attesa, viverla come...

Il futuro del lavoro come alleanza

Il lavoro non può più fondarsi sul vecchio principio capitalistico del “mors tua, vita mea”. Non è più tempo di logiche di contrapposizione: né padrone contro dipendente, né venditore contro acquirente, né impresa contro impresa. Oggi società, persone e mercati chiedono un modello diverso: un business che generi guadagno garantendo al tempo stesso lavoro dignitoso, e che permetta all’altro —...

Quando il lavoro diventa una gabbia invisibile

“Qui siamo tutti una cosa sola.” “Dovresti sentirti onorato di farne parte.” “Quello che ricevi vale più di quello che ti viene chiesto.” Dietro parole che sembrano rassicuranti, spesso si nasconde un meccanismo sottile: l’azienda che si veste da famiglia, la gratitudine usata come leva di controllo, l’appartenenza trasformata in un vincolo che non lascia spazio al dissenso. È in quel momento che...

L’organizzazione che respira

L’organizzazione come ecosistema vivente Un’organizzazione non è una macchina da governare, ma un ecosistema da coltivare. Olivetti lo aveva compreso prima di molti: l’impresa non poteva esistere separata dalla comunità, ma doveva diventare parte di un equilibrio sociale e culturale. Non era paternalismo, era responsabilità: un’impresa che respira insieme al territorio, che riconosce il legame...

Fili invisibili

Ci sono incontri che nascono quando meno te lo aspetti. Non sono annunciati da eventi ufficiali, né custoditi nei circuiti patinati del business. Capita invece che arrivino da una cena improvvisata, da una stretta di mano casuale, da un dialogo con chi, apparentemente, non ha nulla a che fare con te. Eppure è proprio lì, nelle pieghe laterali della quotidianità, che si intrecciano i fili più...

Il lavoro che manca: dall’ascensore sociale rotto al bisogno di una nuova cultura d’impresa

Un giovane su quattro in Italia pensa di cambiare lavoro nei prossimi sei mesi. A dirlo è il rapporto Grafton di Excellera Intelligence: una fotografia nitida di un mercato del lavoro dove l’insicurezza economica e contrattuale è il vero motore delle scelte, mentre motivazioni come valori aziendali, opportunità all’estero o desiderio di cambiare settore restano marginali. Dietro questo dato, che...

LSH: cosa, come e -soprattutto- perché

Una soglia tra ciò che esiste e ciò che può ancora accadere Ci sono scelte che non nascono da un piano, ma da un’urgenza. Scelte che non derivano dalla volontà di aggiungere qualcosa, ma dal bisogno di colmare un vuoto. LSH è una di queste scelte. Non è nata perché volevo lanciare un nuovo progetto imprenditoriale. Non è nata per occupare uno spazio di mercato. È nata, al contrario, per creare...

Ogni spazio prende forma da chi lo abita

“Non è il progetto che crea valore. Sono le persone che gli danno respiro.” Le imprese non sono fatte solo di strategie. Le organizzazioni non vivono solo di processi. I progetti non nascono solo da brief ben scritti. Tutto prende forma dalle persone. Puoi avere il business model più innovativo. La governance più snella. La struttura più efficiente. Ma se le persone non si riconoscono, quel...

Sulla soglia tra ciò che esiste e ciò che può diventare

“LSH vive nel passaggio. Non si fissa in strutture, ma accompagna transizioni.” Ogni trasformazione vera ha un prima e un dopo. Ma il momento più delicato — e più creativo — è il durante. Quel tempo in cui nulla è ancora chiaro, ma qualcosa ha già cominciato a muoversi. Quello spazio si chiama soglia. È lì che nasce il cambiamento. È lì che si accende la visione. Le soglie non si abitano. Si...

Il gioco come atto serio: perché l’impresa deve tornare a giocare

C’è qualcosa di profondo, di quasi rivoluzionario, nell’osservare un bambino costruire con i mattoncini LEGO. Non segue un progetto preordinato, non chiede permessi, non teme l’errore. Sperimenta. Prova, sbaglia, ride. Impara. E costruisce mondi. E se fosse proprio questo il modello educativo che manca oggi al lavoro, all’impresa, alla società? Abbiamo smesso di giocare Nel passaggio...

Categorie

Archivi